29 Gennaio 2021 in Pulizia

Profumo di ieri

È uno dei ricordi dell’infanzia che abbiamo tutti: quel fantastico odore di bucato che ci avvolgeva quando aprivamo l’armadio della biancheria o ‘sniffavamo’ nei cassetti della mamma o nel guardaroba in corridoio.

Ma come si fa ad avere tovaglie, asciugamani e lenzuola
che ‘sanno di buono’?
Prima regola, l’asciugatura: mai mettere via la biancheria ancora umida, prende odore di muffa; e non si deve nemmeno stenderla in cucina, in ambienti dove si fuma o c’è un camino acceso. Sconsigliato anche stendere all’aperto se l’affaccio dà su strade trafficate piene di smog: il bucato bagnato infatti è come una spugna, assorbe tutti gli odori!
Una volta asciutto, si può ricorrere a dei sistemi naturali per profumarlo quando lo si ripone. Basta mettere in un fazzoletto di stoffa un po’ di ovatta imbevuta con qualche goccia di olio essenziale (ottimo quello al limone, al bergamotto, alla lavanda, alla menta o altro a piacere). Chiudete il tutto con un nastrino o un elastico e mettetelo nell’armadio o nel cassetto della biancheria. Quando avrà perso la fragranza, basta riaprirlo e aggiungere qualche goccia di olio sull'ovatta.


Un altro sistema è quello di collocare accanto alla biancheria alcuni sacchetti di stoffa con dentro fiori ed erbe essiccate, come origano, spighe di lavanda o foglioline di menta. Si possono usare anche i chiodi di garofano, delle stecche di cannella o delle bucce d’arancia essiccate al forno.


Un ultimo consiglio per i più pigri? Delle saponette di marsiglia spacchettate e messe qua e là fra la biancheria garantiscono ottimi risultati.

29 Gennaio 2021 in Pulizia

Profumo di ieri

È uno dei ricordi dell’infanzia che abbiamo tutti: quel fantastico odore di bucato che ci avvolgeva quando aprivamo l’armadio della biancheria o ‘sniffavamo’ nei cassetti della mamma o nel guardaroba in corridoio.
Ma come si fa ad avere tovaglie,
asciugamani e lenzuola che
‘sanno di buono’?
Prima regola, l’asciugatura: mai mettere via la biancheria ancora umida, prende odore di muffa; e non si deve nemmeno stenderla in cucina, in ambienti dove si fuma o c’è un camino acceso. Sconsigliato anche stendere all’aperto se l’affaccio dà su strade trafficate piene di smog: il bucato bagnato infatti è come una spugna, assorbe tutti gli odori!
Una volta asciutto, si può ricorrere a dei sistemi naturali per profumarlo quando lo si ripone. Basta mettere in un fazzoletto di stoffa un po’ di ovatta imbevuta con qualche goccia di olio essenziale (ottimo quello al limone, al bergamotto, alla lavanda, alla menta o altro a piacere). Chiudete il tutto con un nastrino o un elastico e mettetelo nell’armadio o nel cassetto della biancheria. Quando avrà perso la fragranza, basta riaprirlo e aggiungere qualche goccia di olio sull’ovatta.


Un altro sistema è quello di collocare accanto alla biancheria alcuni sacchetti di stoffa con dentro fiori ed erbe essiccate, come origano, spighe di lavanda o foglioline di menta. Si possono usare anche i chiodi di garofano, delle stecche di cannella o delle bucce d’arancia essiccate al forno.


Un ultimo consiglio per i più pigri? Delle saponette di marsiglia spacchettate e messe qua e là fra la biancheria garantiscono ottimi risultati.